PROFILO DEL “RESPONSABILE DEL CASO " (O " CASE MANAGER”)
7:53 AM
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: PROFILO DEL “RESPONSABILE DEL CASO " (O " CASE MANAGER”)
Il "Responsabile del caso" è un operatore che si assume la responsabilità del controllo dell'attuazione degli interventi previsti nel programma assistenziale personalizzato (è il garante del piano assistenziale individualizzato). E' colui che ha in mano il controllo della fase operativa dell'ADI, verificando chi ha fatto che cosa, con quale frequenza, in che modo, in che tempi, ecc.. Rappresenta anche il primo riferimento "organizzativo" per l'assistito, la sua famiglia operatori dell'équipe assistenziale. Il responsabile del caso tutela indirettamente l’assistito poiché tutelando il piano assistenziale e individualizzato si fa garante della modalità di lavoro per obbiettivi e quindi del raggiungimento degli obbiettivi assistenziali stessi.
E’ quindi una figura di raccordo al’interno dell’équipe assistenziale, garantendone l’integrazione, tenendo le fila della comunicazione tra i suoi membri e assicurando che gli interventi assistenziali sul singolo caso siano effettuati in maniera coordinata senza sovrapposizioni, intralci reciproci e/o vuoti di assistenza.
Può essere una figura sanitaria o sociale ( infermiere o assistente sociale ).
Visto l'impegno che tale funzione richiede, il responsabile del caso di regola può seguire un numero limitato di casi.
Non tutti gli assistiti in ADI necessitano di un responsabile del caso ma solo quelli caratterizzati da una maggiore complessità assistenziale e conseguentemente da un piano assistenziale personalizzato articolato e complesso.
Il responsabile del caso viene individuato quando necessario,dall’unità valutativa distrettuale nella prima riunione di valutazione ed è alla stessa UVD che deve direttamente rispondere del suo operato
Allo scopo di fornire ogni utile elemento di valutazione per il singolo caso ,partecipa anche alle sedute dell’unità valutativa per la verifica e l’eventuale revisione del programma assistenziale personalizzato. Cura inoltre il rapporto con la famiglia dell’utente con il referente familiare fornendo la più ampia informazione sul programma assistenziale che deve essere dalla famiglia pienamente condiviso, al fine di attivare la massima collaborazione e di raccogliere tutte le indicazioni utili e/ le richieste di aiuto e di supporto.