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L’Istituto Tecnico Agrario “F. Silvestri”

L’Istituto Tecnico Agrario “F. Silvestri”

Nel 1858 vi fu un tentativo a Cosenza di istituire una Colonia Agricola, da parte del Governo Borbonico e nel 1866 nasce il Comizio Agrario (organismo che organizzava conferenze e stampava pubblicazioni e calendari sui problemi legati al mondo agricolo).

È datata 1869 la Scuola Pratica dell’Agricoltura, grazie al Comizio Agrario Cosentino, diretta da Bartolomeo Tommasi, agronomo di Lucca, elemento di spicco del percorso riformatore della Scuola; Nel 1881 la Scuola Pratica dell’Agricoltura si trasforma in Regia Scuola Pratica di Agricoltura.

Si diffondeva così la convinzione che “nell'agricoltura risiedeva uno dei mezzi più efficaci per fare risorgere la maggior ricchezza nazionale dalle sue poco floride condizioni finanziarie”.

Con la riforma Gentile, 1923, la Scuola viene trasformata in Regia Scuola Tecnica Agraria e tale rimase fino al 1947 quanto con un decreto del capo dello Stato la Regia Scuola Tecnica Agraria veniva trasformata in Istituto Tecnico Agrario di Cosenza.

Nel 1959 viene istituita la sede staccata a Rossano dell’ ITA di Cosenza per iniziativa della locale Amministrazione Comunale e dell’ Amministrazione Provinciale di Cosenza.

Poco dopo, 1961, l’Istituto Tecnico Agrario di Cosenza viene intitolato a Giuseppe Tommasi, figlio di Bartolomeo, docente di chimica agraria, la cui attività sperimentali resero possibile la coltura dei terreni della bonifica Pontina, e dell’Altipiano Silano, dapprima sterili.

Invece ne 1975 l’istituto Tecnico Agrario di Rossano prende il nome “Filippo Silvestri” da uno dei più grandi entomologi del mondo, noto in tutti i Paesi, vero dominatore delle scienze biologiche.

Fu il grande divulgatore della lotta antiparassitaria biologica in agricoltura, introdusse in Italia molti insetti utili nella lotta contro insetti nocivi alle piante agrarie e fu descrittore di due ordini di Esapodi e di 1500 specie.

Oggi rappresenta l’unica scuola agraria che esiste in un territorio agro–ambientale ancora da sviluppare e proteggere.

L'Istituto opera, quindi, in una zona prettamente agricola, vocata particolarmente alla agrumicoltura, i cui prodotti, le clementine in particolare, sono riconosciuti ed apprezzati nel mercato europeo. L'olivicoltura custodisce pregiate varietà tipiche dalle quali si ottiene un olio extravergine molto apprezzato nel mercato comunitario.
La presenza di aziende agrituristiche e le iniziative imprenditoriali anche dei nostri ex alunni nella produzione alimentare tipica “quali confetture, formaggi, liquirizia, peperoncino, fichi e sottaceti” sono riuscite a recuperare un ruolo preminente nel settore della distribuzione che questi prodotti meritano quali pilastri della cucina mediterranea e biologica secondo la tradizione e la cultura del posto.

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