INTEGRAZIONE DISTRETTO / OSPEDALE
7:56 AM
Edit
INTEGRAZIONE DISTRETTO / OSPEDALE
L’integrazione distretto / ospedale si realizza attraverso :
a) – la dimissione protetta
b) – la condivisione di risorse ( ospedaliere e territoriali ) quando utile / necessario / possibile
c) – la realizzazione di percorsi preferenziali per la diagnostica e le urgenze
d) – la condivisione di procedure riguardanti il percorso assistenziale
e) – la comunicazione reciproca
f) – appositi accordi ( tra Az.USL e Az. Ospedaliera oppure tra Distretto e Presidio Ospedaliero della medesima ASL )
Dimissione protetta.
Obiettivi della dimissione protetta sono :
- riduzione o eliminazione di ingiustificati prolungamenti della degenza ospedaliera
- eliminazione di “dimissioni selvagge”
- riduzione o eliminazione dei ricoveri ripetuti
- mantenimento della continuità assistenziale
- integrazione dell’ospedale con la rete assistenziale territoriale (domiciliare e residenziale)
- mantenimento / miglioramento della qualità della vita dell’assistito.
Si realizza con la dimissione di pazienti critici non stabilizzati ma comunque con i requisiti di ammissione in ADI o con quelli di ammissione in strutture residenziali extraospedaliere. La cartella clinica ospedaliera viene chiusa al momento della dimissione e il paziente viene preso totalmente in carico dal sistema delle cure territoriali con il medico di Medicina Generale come unico responsabile clinico del paziente.
I momenti essenziali della stessa, da mettere in atto prima della dimissione, con un anticipo di almeno tre giorni rispetto alla data prevista di dimissione, sono :
- l’esistenza di problemi complessi o la ncecessità di cure palliative
- l’analisi della capacità della famiglia di prendersi cura del proprio congiunto
- la programmazione partecipata degli interventi ( piano di assistenza )
- la predisposizione delle risorse e delle procedure organizzative ( chi fa che cosa , come, con quali mezzi, dove e quando ; chi comanda su chi ; chi è responsabile di che cosa )
- l’individuazione del/dei medico/i del reparto/divisione ospedaliera referente/i per la dimissione protetta stessa
- l’individuazione degli specialisti ospedalieri disposti ad effettuare consulenze a domicilio.
Il momento fondamentale per la programmazione delle attività da realizzare è costituito
dall’incontro/comunicazione tra personale medico e infermieristico di reparto, operatori dell’assistenza domiciliare ed il medico di medicina generale. Ciò può essere realizzato in vario modo :
- visita dell’infermiere territoriale al reparto ospedaliero per la valutazione infermieristica;
- accesso del medico di medicina generale al reparto ( l’attuale normativa prevede che il MMG possa accedere in ogni momento al presidio ospedaliero, sia in fase di accettazione che in quella di degenza o di dimissione del proprio paziente. In ogni caso il MMG nell’interesse del proprio paziente può accedere, qualora lo ritenga opportuno, in tutti gli ospedali pubblici e le case di cura convenzionate o accreditate anche ai fini di evitare dimissioni improprie con il conseguente eccesso di carico assistenziale a livello domiciliare. – Vedi Accordo Collettivo Nazionale per la medicina generale ) ;
- visita dell’assistente sociale territoriale al reparto ospedaliero per la valutazione sociale ;
- riunione di valutazione UVD / personale ospedaliero ( a questa riunione possono venire convocati altri soggetti, come ad esempio gli operatori dell’assistenza sociale del comune di residenza del paziente e i familiari del paziente stesso ; in questo modo, tutti i livelli assistenziali, inclusa la famiglia, possono essere coinvolti )
- attuazione, da parte del medico ospedaliero referente per la dimissione protetta, di un contatto diretto ( colloquio, convocazione, incontro ) con il medico di medicina generale curante del paziente.(Allegato 4)